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Più persone muoiono in questi giorni di isolamento, più si comincia a pensare a una minaccia demoniaca. 
 
Gli alberi selvatici cadono continuamente. Le fragili bolle vengono spazzate via. 
Soprattutto i più vecchi, ma anche i più giovani, si stanno trasformando in cenere o, se volete, li lasciamo ai due angeli. 
Li lasciamo ai due angeli con una siepe intorno a loro. 
 
Io stesso sento una paura in questa certezza fugace, 
Ci costringe a pensare: qual è la mia posizione di essere umano: nudo di fronte alla catastrofe? 
Cantiamo e gridiamo la speranza nei giorni di dolore e di lutto. 
Vago e vago è il mio cammino: ma prendo la tua mano e la metto dolcemente nella mia. 
 
					
 
					
					
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